5 perché in azione

Qualche giorno fa dovevo spiegare presso un cliente il metodo delle 5 perché. E abbiamo deciso di farlo attraverso un semplice esempio: un estintore che non era raggiungibile in quanto del materiale vi è stato messo davanti.

Ecco come è stata affrontata la situazione:

Perché estintore non è raggiungibile? Perché c’era il materiale davanti.

Perché c’era il materiale davanti? Perché l’operaio l’ha lasciato lì.

Perché l’operaio l’ha lasciato lì? Perché lì c’era posto libero ed era il posto libero più vicino al posto dove il materiale gli serviva per svolgere il lavoro.

Perché non c’è un posto libero vicino a dove svolge il lavoro che non sia davanti all’estintore? Perché il materiale viene sempre appoggiato dove capita.

Perché il materiale viene sempre lasciato dove capita? Perché non esiste uno standard definito dove appoggiare il materiale prima di una determinata lavorazione.

Contromisura: definire la posizione (lo standard) dove appoggiare il materiale (disegnare la zona d’appoggio con le strisce gialle…) prima della lavorazione…

Come andare a verificare se il ragionamento sta in piedi? Basta ripercorrere le 5 perché al contrario dicendo, al posto del perché, la parolina magica “e quindi” oppure “e perciò”.

Vediamo nel nostro caso cosa otteniamo – si parte dalla contromisura e si risale:

Disegniamo le strisce gialle per terra per la zona d’appoggio vicino alla zona dove il materiale serve, e quindi

Il materiale non viene lasciato dove capita ma nello spazio delimitato in quanto lo standard è definito, e quindi

Lo spazio davanti all’estintore risulta libero, e quindi

L’estintore risulta raggiungibile.

Più o meno funziona. Potrebbe essere inserito nel ragionamento anche il discorso della formazione dell’operaio, altrettanto nelle 5 perché iniziali: operaio lascia il materiale dove capita in quanto non opportunamente formato per lasciarlo nella zona stabilita… Quindi le 5 perché diventano 6, ma poco cambia.

Quello che è importante nel metodo delle 5 perché è di arrivare ad una contromisura efficace per risolvere il problema all’origine, alla radice e, se possibile, spendendo meno possibile. Quindi la contromisura dovrebbe essere applicabile e realizzabile immediatamente.

Da notare che l’analisi poteva andare avanti all’infinito. Ma l’unico punto dove, nell’intera trafila, si ottiene una azione immediata è quello di sopra, di disegnare le strisce gialle per terra, formare l’operaio e definire lo standard.

Avete anche voi qualche esempio di metodo delle 5 perché da condividere?

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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