Risposta a automatizzazione dello spreco…

Raffaele mi scrive riguardo l’articolo di ieri:

Hai ragione, Dragan: si automatizzano gli sprechi.

Già, ma perché?
E perché io compro sempre il caffè in quella bottega, faccio un esempio immaginario, quando magari in quell’altra costa 20 centesimi di meno al kg e non è meno buono?
E perché non riesco a chiudere la negoziazione con certi tipi umani, facendo sempre in default certe azioni, che già so che mi autosaboteranno?
ABITUDINI!
Non si cambia la struttura esterna senza lavorare a cavallo tra l’interno e il riflesso esterno.
Automatizzare è l’obiettivo, in positivo, ovvio: ma COME?
ABITUDINI!
Come già sapeva Aristotele, sono quelle che fanno gli uomini fortunati o sfortunati, di successo o perdenti, nel medio e forse anche breve periodo.

Saluti,
Raffaele

Ho parlato a lungo e largo delle abitudini su questo blog.

Le abitudini vanno create con impegno mirato sull’obiettivo che si desidera raggiungere. Se il vostro obiettivo è quello di eliminare le automazioni dello spreco, potrete pensare a definire delle abitudini quotidiane che evitino, ad esempio, l’utilizzo del carrello elevatore, definendo una diversa procedura di lavoro e insegnandola agli operatori.

Abitudini sono difficili da instaurare, sono difficili da cambiare. Ma una volta che una abitudine viene assorbita, anche essa diventa difficile da scalzare. L’importante è che le abitudini nuove che state instaurando siano quelle giuste nella direzione a lungo termine che volete che l’azienda prenda, e ad eliminare dalla circolazione quelle che danneggiano o ostruiscono in qualche modo la stessa.

Chiedetevi dunque: quali sono le abitudini che voglio tenere, quali sono quelle che devo eliminare, quali sono quelle nuove che voglio instaurare, per portare la mia azienda verso i suoi obiettivi a lungo termine?

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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