Lezioni di bici #2

Grazie a tutti che avete commentato sull’articolo di ieri!

Riporto qui sotto i suggerimenti più divertenti e migliori:

Carlo ha un idea brillante e divertentissima:

Se il problema è la paura della velocità, puoi applicare un principio TRIZ ed eliminare la causa scatenante (elimina la contraddizione): prova a mettere la bici su un tapiz roulant libero dove il bambino pedala azionando in senso contrario (per reazione) il tapiz roulant e quindi avendo la sensazione di stare fermo: così impara il principio dell’effetto giroscopico in modo relativo

Mauro invece è ancora meglio:

Hai una cyclette a casa? Bene, fallo pedalare ad occhi chiusi e orecchie tappate ad esempio coi tappi o cotone imbevuto d’aqua e tenterà di sforzare il senso dell’equilibrio

Vito invece ha un metodo già appurato:

Ciao Dragan, ti dico come ho fatto io per i miei tre figli.
Appurato che sappia già andare con le rotelle laterali, ti consiglio di trovare un luogo molto ampio, ed in piano, dove poter sterzare con un ampio raggio di curvatura e, soprattutto senza ingombri (aiuole, alberi, persone ed auto) e poi, con la santa pazienza e … dolori ai reni, ti pieghi, metti la mano sotto il sellino e lo sostieni per qualche giro, facendogli fare anche delle curve. Vedrai che dopo due – tre giri vorrà andare da solo, sempre con te vicino che gli corri accanto, incitandolo e assicurandolo.
A me ha funzionato e l’ho fatto anche a mio nipote.

Nico invece suggerisce uno dei metodi che considero tra i più popolari tra la gente negli ultimi tempi:

Deve prima acquisire sicurezza con l’equilibrio con una bici senza pedali. Pian piano andrà veloce e poi potrà passare slla bici con i pedali. Deve avere i sui tempi per imparare opportunamente spronato dal papà

Alessandro invece è in linea con Vito:

Ciao ,
per entrambi i miei figlidi 5 e 9 anni ho usato la stessa tecnica. Loro pedalavano e io gli stavo dietro e con una mano gli tenevo la sella e l’equilibrio. Appena vedevo che tenevano l’equilibri lasciavo la sella, e nel momento che stavano per perdere l’equilibri li afferravo.
E’ una tecnica molto faticosa anche perchè io sono alto, però così facendo in 20 min al giorno per tre gg. si sono resi autonomi di iniziare e procedere da soli.

Vorrei ringraziarvi tutti per i consigli e, per la maggioranza assoluta dei voti (2 uguali contro gli altri con 1), sceglierò il metodo di Vito e Alessandro come prima opzione, e poi, se necessario, vedrò cosa ci sarà da fare. Insomma, un gran bel mal di schiena (visto che anch’io non sono proprio bassino…) e via nel gemba della bici!
Chiaramente, vi terrò aggiornati sui progressi e sul successo, quando avverrà… E potete continuare a inviare i suggerimenti, alcuni erano veramente fantastici!

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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