Come si pratica il genchi genbutsu?

Genchi Genbutsu, o pratica di osservazione della situazione e del processo attuale, nasce per scoprire gli sprechi nei processi produttivi. Come si fa a praticare questa osservazione? Con il cosiddetto Circolo di Ohno. Cosa è il Circolo di Ohno? In pratica le persone che dovevano osservare un lavoro, una pratica o un processo si mettono in un cerchio con i loro block notes ed osservano il processo annotando tutti gli sprechi che osservano (i sette tipi di sprechi classici: sovrapproduzione, trasporto, movimenti, attese, attività in eccesso, inventario, difetti; e gli sprechi strutturali: problemi di sicurezza, ambiente, spazio, energia).

Un modello della scheda di annotazione lo potete scaricare qui: Circolo di Ohno.

Cosa devono fare i partecipanti: osservare il processo in silenzio e scrivere le osservazioni, senza discutere con gli altri (la discussione va fatta dopo…). Scrivere ciò che vedete e pensate che possa essere un problema o uno spreco. Scrivere più osservazioni possibile. Diciamo che l’osservazione dura 30 min.

Dopo la fine del periodo di osservazione, raggruppate le varie schede e discuttete con i membri del gruppo di osservazione. Fate l’analisi delle cause chiedendovi “5 perché?” per identificare le contromisure necessarie.

Il prossimo passo è che ognuno sceglie una delle contromisure trovate e la implementa nel periodo immediatamente successivo (diciamo 30 min).  La priorità per la soluzione dovrebbe essere per i problemi potenzialmente più dannosi quali la sicurezza o l’ambiente. Annotate quale soluzione avete scelto di implementare e scrivetela sul vostro foglio di annotazione in basso. Realizzate la contromisura. La scheda di osservazione deve essere conservata per sapere quali sono gli ulteriori sprechi da eliminare, ma serve anche per aggiornare i fogli di lavoro standard in funzione delle contromisure applicate.

Di cosa avete bisogno?

  • della scheda di annotazione per ogni membro del gruppo di osservazione
  • di una penna o matita per ciascuno dei partecipanti
  • di una superficie ferma (lavagnetta) sulla quale fissare la scheda
  • delle scarpe confortevoli per stare a lungo in piedi
  • di un oretta di tempo (e apertura mentale di osservare l’operazione senza pregiudizi…)

Questo articolo è stato ripreso e adattato dal blog di Gemba Panta Rei.

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Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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