Cosa vuol dire rispetto?

Da Lean Edge arriva un altra domanda molto interessante:

Come si può definire il rispetto?

Ci è sempre stato insegnato l’approccio lean come “miglioramento continuo” e “rispetto per le persone”. Ma la stragrande maggioranza del materiale sul lean parla solo del miglioramento continuo. Come si potrebbe definire il “rispetto”? Quali esperienze pratiche potete condividere con le aziende che usano rispetto come una pratica fondamentale della loro strategia?

Io ho sempre visto il rispetto della persona come uno dei valori fondamentali sui quali si basa il lean thinking. Ossia, senza il rispetto della persona, il lean thinking non ci può essere!

Come si dimostra il rispetto? Secondo me, la parte fondamentale del rispetto è quella di tenere la persona informata sul suo operato e di coinvolgerla nel capire il quadro generale, del dove loro contribuiscono, e del come possono contribuire di più facendo i piccoli miglioramenti nel loro lavoro quotidiano.

Nelle nostre aziende spesso non si capiscono proprio queste cose fondamentali. Una persona viene assunta e viene messa a fare un lavoro che non sa in che modo contribuisce al benessere dell’azienda stessa. Questo vale sia per i ruoli operativi sia per i ruoli impiegatizi.

Prendiamo un esempio: un operaio viene assunto a montare solo un piccolo pezzo di un motore tutti i giorni. Diventa bravissimo a farlo dopo poco tempo e lo fa in maniera molto efficiente. Ma non sa che con questa sua efficienza magari sta creando un altro problema ad un altra persona che deve montare questo pezzo di motore più tardi nel processo che, magari, deve smontare una parte di esso per poterla inserire in un assemblaggio più complesso. Se ci fosse comunicazione e condivisione delle informazioni tra le due persone, o tra i reparti (il che è raramente il caso, almeno in Italia…), il lavoro potrebbe essere fatto diversamente dalla prima persona che capirebbe anche lui come modificare il proprio lavoro per rendere più semplice e facile la vita di coloro che arrivano dopo di lui. Quindi quello che spesso manca è la visione dell’insieme, del sistema, sulla quale le persone non vengono addestrate quasi mai.

Lo stesso principio vale ad esempio per i progettisti che non ricevono le informazioni di feedback da parte di coloro che montano dei pezzi in produzione per sentire i loro problemi e semplificargli la vita, migliorando nel contempo il processo.Oppure anche di chi si occupa della contabilità aziendale e sa solo leggere e manipolare i numeri, senza mai andare nella produzione a vedere come sono creati questi numeri, cosa significano in realtà…

Ecco, questa mancanza dell’addestramento sistemico è quello che io considero la mancanza del rispetto verso le persone. E ogni azienda che non insegna la visione sistemica a tutti i suoi dipendenti, non rispetta le persone a mia opinione.

Cosa comporta la conoscenza del sistema? Comporta che le persone possono ragionare e migliorare il proprio lavoro sapendo le conseguenze delle loro azioni sul sistema complessivo, e possono fare i miglioramenti che rendono migliore l’azienda e anche far crescere loro stessi, sviluppare la loro maestria e conoscenza del lavoro che stanno facendo. Possono consapevolmente capire se un miglioramento nel loro lavoro possa avere un influenza positiva o negativa (miglioramento apparente…) sul ciclo complessivo. Se invece agiscono solo per migliorare il loro lavoro e senza preoccuparsi del sistema (e spesso vengono anche premiati per questi miglioramenti…) allora si ottengono dei reparti efficienti alternati a reparti che soffrono a causa degli altri, processi squilibrati, insoddisfazione e mancato rispetto delle persone (perché non fate il vostro lavoro prima, non vedete che loro riescono a starci dietro e voi no? – i giochi delle accuse come questa sono all’ordine del giorno…).

Quindi il rispetto parte dal sistema e dalla conoscenza del sistema da parte delle persone. E continua con la motivazione alle persone di migliorare il sistema su base quotidiana, nel loro lavoro.

Voi avete qualche altra idea o opinione?

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

0 comments… add one

Leave a Comment