Ci accontentiamo?

Non esiste un problema che riesce a sostenere l’assalto di un pensiero mirato e profondo.

Voltaire

Quando abbiamo un problema, pensiamo abbastanza a fondo o abbastanza ampiamente per risolverlo?

Oppure semplicemente prendiamo la prima soluzione che ci capiti in mente e andiamo avanti?

Oppure prendiamo la soluzione precedente e la adattiamo anche alla situazione attuale (anche se non era questa la causa)?

Oppure alteriamo la situazione per poter utilizzare la nostra soluzione, solitamente abbassando l’obiettivo, anziché pressando verso un pensiero più profondo e persistendo fino a quando non esauriamo tutte le nostre conoscenze?

Solitamente ci piace favorire l’implementazione sul pensiero profondo. E poi ci chiediamo come mai la reazione alla nostra soluzione è mediocre…

La causa di tutto questo? Ci accontentiamo… Se è abbastanza bene, ci fermiamo alla prima opzione e non pensiamo più. Non cerchiamo più il modo migliore per risolvere il problema. Alla fine, perdiamo noi e perdono i nostri clienti: lose-lose per tutti.

Come possiamo evitare questa situazione? Rendendo obbligatori gli obiettivi stringenti che definiamo. Fino a quando non sono raggiunti, il problema non è risolto. Niente compromessi.

Solo in questo modo possiamo trovare le soluzioni veramente innovative: bisogna oltrepassare le barriere erette dalle soluzioni ovvie, e pensare oltre.

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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