La Perfezione

La perfezione è l’ultimo dei passaggi fondamentali del lean thinking, l’obiettivo irraggiungibile da inseguire.

Ma non esiste solo nel lean. Esiste in tutti gli aspetti della nostra vita. E’ nella natura umana cercarla continuamente.

Tutti cercano di avere una vita perfetta, una famiglia perfetta. E tutti immaginano questa perfezione in maniera diversa. Per tutti quanti la perfezione è un qualcosa di immaginario, impossibile.

Nel lean invece la perfezione è data da un processo perfetto e questa visione è condivisa praticamente tra tutti i praticanti. La perfezione di un processo è data dallo stato ideale: nessun difetto, tutto fatto solo quando viene chiesto e solo quello che viene chiesto, flusso continuo di un pezzo alla volta, nessuna attesa, nessun pericolo per la persona che lo sta eseguendo.

Non è possibile raggiungerla, ma la perfezione ci deve servire come una direzione da inseguire.

Qui non voglio parlare dei processi aziendali, ma voglio farvi qualche domanda sulla vita in generale: che cosa rappresenta la perfezione nella VOSTRA vita? Provate a definirla con parametri chiari, come ho fatto con i principi del lean di sopra. Non cercate di mettere nella vostra definizione qualcosa che sia raggiungibile (del tipo: voglio avere 100.000.000 €, un corpo perfetto – sono cose teoricamente raggiungibili…). Devono essere dei principi guida, che vi serviranno come la stella polare per ottenere degli obiettivi nella vostra vita. Ad esempio, Tiger Woods all’inizio della carriera defini il giro perfetto del golf: 18. 18 colpi per fare 18 buche. Tutte le buche “Hole in One”, fatte al primo colpo, anche quelle irraggiungibili con un colpo solo. Non lo raggiungerà mai questo stato, ma solo il fatto di aver definito questo obiettivo e di averlo inseguito l’ha portato ad essere un dominatore assoluto del golf degli ultimi 15-20 anni. La perfezione non l’ha raggiunto, ma è stato talmente superiore agli altri in quanto giocava contro se stesso e contro la perfezione, e non contro gli altri giocatori…

Prendetevi del tempo e pensate. Poi scriveteli e tornate a questo articolo. Vi aspetto.

OK, adesso che avete definito la vostra perfezione, descrivete la vostra situazione attuale, con gli stessi parametri e parole che avete utilizzato per definire la vostra perfezione.

Quale è la differenza tra lo stato attuale e la perfezione? Quantificate questa differenza: quanto siete lontani?

E da domani, ogni giorno, prendete uno dei principi che avete scelto, uno solo degli obiettivi, e portatelo un passettino più vicino alla vostra perfezione. Non la raggiungerete mai, ma almeno la vostra vita acquisterà un nuovo significato.

Lo stesso processo viene utilizzato da chi insegue il processo perfetto nel lean thinking. Kaizen non è altro che quel piccolo passettino quotidiano per portare i nostri processi più vicini allo stato ideale. Tutti sanno che non sarà mai raggiunto, ma il significato e la direzione è chiara e condivisa tra tutte le persone.

Le aziende lean forniscono alle persone che in esse lavorano UN SIGNIFICATO. Una ragione di essere e di avere successo.

Le aziende tradizionali invece il significato lo tolgono, cercano di sopprimerlo. Diventate lean!

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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