Come viene combattuto il disuso con lean?

Ho parlato più volte su questo blog del mantenimento dello status quo e dell’inutilità assoluta nel farlo. Perché se non si migliora, si sta peggiorando, lo status quo non esiste nella natura per le leggi della termodinamica… Fermarsi quando si è soddisfatti della propria situazione è il primo segnale del imminente declino…

Quindi bisogna sempre far girare la ruota in direzione giusta, quella del miglioramento.

Ma certe volte cadiamo nella trappola del disuso anche non per colpa nostra, ma per i cambiamenti del mercato fuori dal nostro controllo. Jeff Hajek spiega come lean può aiutarvi in queste situazioni, con 9 consigli utili da tenere sempre in mente quando state pensando se lean può o non può esservi utile, anche se oggi state andando benissimo.

Vediamoli:

  1. Le aziende lean hanno meno inventario. Se avete un anno di fornitura nel magazzino, e le condizioni del mercato cambiano, questo vi resterà sul gobbone… Meno soldi si impegnano in magazzino del prodotto finito, e più contante si avrà per cambiare rotta…
  2. Le aziende lean sono abituate al cambiamento. Aggiustamento alle nuove situazioni è di regola e le persone sono pronte ad affrontarlo con immediatezza – meno energia si spende per convincere le persone a cambiare, e più energia si avrà per effettuarlo…
  3. I sistemi di cambiamento sono già consolidati. Quando si è abituati a cambiare costantemente, si costruisce l’infrastruttura per rendere il cambiamento meno costoso.
  4. Le squadre sono formate nella soluzione dei problemi. Quando l’azienda deve cambiare rotta velocemente, le squadre sanno come devono comportarsi per affrontare gli ostacoli.
  5. Le squadre sono responsabilizzate. I membri possono fare cambiamenti quando vedono il bisogno di farli. E quindi spesso affrontano il problema non appena si verifichi, stroncandolo alla radice.
  6. Le aziende lean sono costruite e sincronizzate per seguire la domanda. Qualsiasi piccolo cambiamento viene immediatamente riconosciuto. Ciò significa avere più tempo a disposizione quando colpisce la vera crisi…
  7. La strategia allinea l’azienda. Quando viene stabilita una nuova strategia, questa viene velocemente diffusa e tutti iniziano a seguirla velocemente.
  8. Il rispetto per le persone crea il rispetto per l’azienda. Quando le persone sono trattate bene, sono più fedeli all’azienda in tempi di crisi. Ciò significa che meno persone vogliono andarsene, e le squadre sono più pronte per sacrificarsi.
  9. Il lean crea impiegati soddisfatti. E impiegati soddisfatti hanno maggiori riserve per combattere il terremoto. Quando le persone sono già appese per il filo, sono pronte e hanno energia per dare tutto pur di salvare l’azienda.

Quindi se vi trovate in una situazione di crisi, se prima non eravate lean, saranno tempi veramente duri. Se invece eravate già sul percorso lean, potrete farcela se siete capaci di affrontare e gestire il cambiamento. Se avete le procedure in grado di farlo. Se avete le persone che sono capaci di affrontarlo e cambiare velocemente.

La “bibbia” del lean di Jim Womack e Dan Jones, Lean Thinking, ci insegna di dover creare continuamente le nuove crisi, anche se queste non ci sono. Dobbiamo sempre essere in allerta, osservare i mercati, osservare l’utilizzo dei nostri prodotti e capire il loro utilizzo finale e la situazione in quei mercati. Se vedete che qualcosa cambia, bisogna agire ai primi segnali, cercare nicchie nuove dove inserirsi per sopravvivere. Chi è più capace di reagire e cambiare, ad effettuare maggior numero di piccole iterazioni, a lungo termine la spunta sempre su coloro che hanno il vincente di oggi e si assestano sui propri allori (un esempio: Microsoft e Apple…).

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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