Tim McMahon ha scritto un articolo l’altro giorno sul suo blog A Lean Journey dove parla della creazione della cultura della qualità in azienda.
In particolare mi sono soffermato su uno dei punti che ha sottolineato: Comunicazione Onesta. Traduco liberamente qui quello che ha scritto:
Onesta Comunicazione
Le persone funzionano al meglio in una cultura dove una aperta, onesta comunicazione è capita. Potreste essere sorpresi da quante soluzioni innovative possono essere sviluppate quando la verità viene consistentemente condivisa all’interno dell’organizzazione. Un modo importante per incoraggiare il fatto di dire la verità è creando una cultura dove le persone ascoltano l’un l’altro.
Non so quante migliaia di volte mi è capitato di vivere esattamente una “eccezione a questa regola”, ossia una situazione dove la verità, a tutti i costi, viene nascosta o rimodellata per favorire qualcuno personalmente, ma danneggiando nel contempo l’azienda.
In Italia siamo abituati a voler guadagnarci “il favore” del nostro superiore, a farci vedere sempre di buon occhio, anche a costo di nascondere la verità, o di ofuscarla con qualche stratagemma “creativo”. Facendo così non facciamo altro che peggiorare la nostra situazione e anche la situazione della nostra azienda. Se tentate di arrampicarvi sui vetri, alla fine i vetri si rompono, voi cadrete e vi farete del male veramente… E se in un’azienda la cultura è quella dell'”arrampicata libera”, allora l’azienda non può andare lontano.
La verità alla fine verrà fuori, in un modo o nell’altro. Meglio affrontarla prima che dopo, quando potrebbe essere troppo tardi. Meglio imparare subito dai problemi che la verità vi porta, che aspettare, nascondendoli, che crescano e diventano ingestibili.
D’altronde, che male volete che vi porti la verità? Nei miei occhi porta solo ad aumentare la stima di altre persone nei vostri confronti, e porta a un miglioramento della condivisione e dei problemi (ma non solo problemi, anche delle buone pratiche…) all’interno dell’organizzazione.
Se invece tutti tentano di nascondere i loro problemi, se tutti tentano di nascondere il proprio “trucco” per fare bene il loro lavoro, l’intera organizzazione non cresce, e pertanto neanche il suo sistema qualità o lean o chiamatelo come volete.
Dire la verità deve essere incoraggiato a tutti i livelli, ma devono anche essere in atto i processi che facilitino questa cosa. In un’organizzazione dove i processi non sono definiti, i standard non sono visuali, compresi e condivisi da tutti, i problemi (e anche le buone pratiche) restano nascoste dietro la cortina di fumo, fumo denso attraverso il quale la verità fa fatica a emergere.
Cominciate quindi a diffondere tra le vostre persone la cultura del dire la verità, anche se questa a breve termine può portare a grossi problemi. Affrontate questi problemi e non accusate le persone: attaccate i processi e migliorateli. Il risultato a lungo termine sarà sbalorditivo…
Dragan,
Nice follow-on about honesty. All good points but this is the key “The truth will eventually come out, one way or another. Better to deal with before and after, when it might be too late. Better to learn from the problems that immediately brings you the truth, but wait, hiding them, that they grow up and become unmanageable.”
Thanks
Thanks Tim,
I absolutely agree with you: the hidden truth is the worst enemy of long term success…
Your comment “Telling the truth should be encouraged at all levels, but must also be in place processes that facilitate this.” (as Google translated it) is so true but so overlooked. The system puts great pressure of provides great support on people telling the truth. I don’t like people hiding the truth. But when that happens the first thing to do is look at whether the system contributed to that action. And if so how can we fix the system to reduce the likelihood of that happening more in the future.
It is also a matter of personal responsibility and hiring, training and coaching should be encouraging this understanding.
Thanks John, it’s Deming teachings… 😉