Logica del flusso

Provate a pensare a un serbatoio con il riempimento dall’alto e svuotamento dal basso. Mettiamo due valvole, una all’ingresso in alto e una all’uscita in basso.

Nella logica del batch (provate a pensare a un magazzino come analogia…) il serbatoio è progettato per assorbire la variazione tra la domanda e la fornitura. In questa logica la valvola della domanda è sempre aperta della quantità variabile in funzione della domanda. Chiusa completamente vuol dire che non c’è più alcuna domanda per quel dato prodotto – si chiude l’azienda… Esiste anche la valvola in ingresso chiamata fornitura, e con la logica batch essa è sempre aperta o chiusa. Infine, c’è il livello obiettivo nel serbatoio. Ogni volta che viene calcolato un piano, la logica batch calcola il seguente: quale è la domanda attuale o attesa, quale sarà il livello nel serbatoio dopo la domanda, se il livello è sopra l’obiettivo la valvola in ingresso resta chiusa, se il livello va sotto l’obiettivo la valvola in ingresso si apre. Di quanto si apre definisce un batch, ed è basato solitamente sulla EOQ (economic order quantity) – vengono pianificati tanti batch per portare il livello sopra al obiettivo. E siccome vengono creati in continuazione piani diversi (la domanda è variabile…), che spesso vengono comunicati male e si è sempre in uno stato continuo di lotta contro il fuoco a breve termine…

Cosa succede invece nella logica del flusso?

Come funziona un vero serbatoio di liquido? A differenza della logica batch dove la valvola in ingresso è aperta o chiusa, nel serbatoio vero questa valvola è permanentemente aperta. Quanto aperta dipende dal livello nel serbatoio, che viene regolato automaticamente tra un livello minimo e massimo (limiti di controllo). Se si raggiunge il livello minimo, la valvola si apre un pò di più, se raggiunge il livello massimo, si chiude un pò. Quindi i limiti di controllo modulano la velocità del flusso nel serbatoio, e al livello è permesso di flottare tra i due limiti di controllo. Viene assorbita quindi la variabilità tra la domanda e la fornitura.

Di primo acchito, questo approccio sembra essere sbagliatissimo quando applicato alle supply chain in quanto richiede una produzione costante, o fornitura costante, di tutti i prodotti, il che appare impossibile. Inoltre, i veri serbatoi vengono costruiti di materiali non trasparenti, così che non si può vedere nel loro interno – ci chiediamo come è possibile produrre a piano se non potete vedere il livello di prodotto nel vostro magazzino.

Paradossalmente, il flusso effettivamente funziona meglio proprio quando i pianificatori non possono vedere il livello effettivo. Sembra una cosa ridicola, ma non lo è. Ricordatevi del famoso esperimento di Deming di imbuto e biglie. Leggete l’articolo linkato per capire meglio le conclusioni.

La logica del flusso richiede che le persone producano a piano senza sapere il livello del prodotto. Sembra impossibile da applicare nella pratica ed è per questo che le persone trovano difficile da comprenderlo. Richiede un cambiamento completo nel pensiero, rovesciamento di tutto quello che sembra logico, ma non funziona. Anche se oggi una cosa sembra impossibile, se riuscissimo a farla cambierebbe dalle fondamenta il modo in cui le cose vengono fatte.

Ma come passare da batch a flusso? Per la verità, ne avevo già parlato qualche anno fa, proprio qui sul blog. Vi invito a leggere i seguenti articoli, in ordine: Come raggiungere il flusso continuo, ABC #1, ABC #2.

Buona lettura…

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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