Sto leggendo negli ultimi giorni il libro di Taiichi Ohno Toyota Production System: Beyond Large-Scale Production e ho trovato molto interessante il suo concetto di poka yoke (che lui nel libro chiama baka-yoke), ossia autonomazione (automazione con tocco umano…).
Una macchina automatizzata con il tocco umano è una macchina predisposta di un sistema automatico di fermata. Tutte le macchine vengono equipaggiate con questi dispositivi per prevenire la creazione dei prodotti difettosi. In questo modo, l’intelligenza umana (o tocco umano…) viene data alle macchine.
Un operaio non deve osservare la macchina che lavora normalmente, deve porre la sua attenzione sulla macchina solo quando questa si ferma, ossia in una situazione anormale. Come risultato, un operaio può lavorare su diverse macchine aumentando l’efficienza produttiva.
Quali sono le caratteristiche (tipologie di implementazione) di questi dispositivi poka yoke (baka-yoke)? Sono sei e precisamente:
- Quando si verifica un errore nella lavorazione, il materiale non entra nell’utensile predisposto
- Se si verifica qualche irregolarità nel materiale, la macchina non parte
- Se si verifica un errore nella lavorazione, la macchina non inizia la lavorazione
- Quando si verificano errori nella procedura di lavoro (passi tralasciati), le correzioni vengono fatte automaticamente e la lavorazione prosegue
- Le irregolarità nel processo a monte vengono controllate nel processo a valle per fermare il diffondersi dei prodotti difettosi
- Quando qualche passaggio viene tralasciato, il processo successivo non parte
Quando la macchina si ferma, vuol dire che c’è un problema che deve attirare attenzione di tutti. E quando il problema viene chiaramente compreso e risolto, avviene il miglioramento. Pertanto, su ogni macchina produttiva e in ogni linea produttiva, devono essere chiare le distinzioni tra le condizioni normali e anormali e devono essere prese le contromisure preventive che non permettono il diffondersi dei difetti.
