FIFA: No Problem (Solving…)

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum

Sbagliare è umano, perseverare è diabolico

Proverbio latino

Siamo nel bel mezzo di Mondiali di calcio e domenica si sono verificati due episodi che gridano vendetta per chi si occupa della qualità e lean thinking. Si trattava di due errori arbitrali che non potevano non essere visti e che hanno influenzato gli esiti di due partite degli ottavi di finale.

Il primo episodio è quello di gol regolare dell’Inghilterra contro la Germania:

Il secondo episodio è il gol dato all’Argentina con il giocatore in evidente fuori gioco:

Non è la prima volta che succedono gli errori nel calcio, gli arbitri sono umani e fanno gli errori.

Ma chi non impara dagli errori fatti e lascia che ne vengano commessi sempre di nuovi, simili, è da condannare per l’incapacità di gestione…

E chi non impara è la FIFA…

Guardate gli altri sport: ad esempio basket NBA oppure tennis oppure anche rugby, più simile al calcio di altri due… Sono anche questi dei sport dove il mantenimento dello status quo e il non desiderio di cambiare erano all’ordine del giorno. Ma la tecnologia di moviola ha convinto anche i più scettici tra i conservatori che quello che è giusto è giusto e deve essere utilizzato.

Nel basket NBA e nel rugby viene utilizzato il replay nelle situazioni critiche, dove non si capisce per frazioni di secondo (o frazioni di centimetro…) se un tiro (una meta) era regolare o meno. Si ferma il gioco per uno-due minuti, gli arbitri vanno alla postazione di moviola ed esaminano la situazione e prendono la decisione corretta per la regolarità della competizione.

Nel tennis altrettanto: i giocatori possono chiedere l’intervento del cosiddetto occhio di falco che dice con precisione di qualche frazione di millimetro se una palla era dentro o fuori.

La regola standard esiste, è applicata e viene usata nelle situazioni significative. Hanno imparato sui propri errori e hanno migliorato il proprio sport.

Il calcio invece no. Non se ne parla neanche lontanamente di introdurre un timeout moviola in campo, che può essere usato ad esempio due volte a partita da parte di ciascuna delle squadre e che dura 2 minuti, tempo necessario per gli arbitri ad andare a rivedere la situazione e giudicare loro stessi se hanno sbagliato o avevano ragione… Poi questo tempo può essere aggiunto tranquillamente nel recupero.

La regola potrebbe essere come nel tennis: chi chiede la moviola e sbaglia gli viene tolto il diritto della stessa (dopo il secondo errore non si ha più il diritto ad altre…), se invece ha ragione, gli restano sempre e comunque due opportunità di chiedere altre moviole, se necessario.

Così si placcherebbero gli animi in campo, tutti sarebbero più contenti e tranquilli che l’esito della partita non dipenderà da qualche eventuale svista arbitrale.

Calcio deve evolversi. Deve utilizzare la tecnologia che è giusta e che aiuta a prevenire gli errori. I dispositivi visuali nelle aziende, il jidoka (automazione con tocco umano), sono tutti stati creati dopo aver commesso gli errori, averli studiati, aver trovato una contromisura, applicata questa contromisura, verificata la sua efficacia nel tempo e standardizzata.

Nella FIFA evidentemente questo tipo di problem solving non esiste. Bisogna mantenere per forza lo status quo e continuare a commettere gli errori.

Irritando le masse…

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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