EBFC (easier, better, faster, cheaper)

Ci sono quattro scopi del miglioramento: più facile, meglio, più veloce, meno costoso. E questi scopi sono già messi in ordine di priorità.

Shigeo Shingo (in foto sopra)

Cosa ci può essere di meglio e più semplice per descrivere il perché un miglioramento è necessario? Vediamo perché anche l’ordine è quello corretto:

Più semplice/Più facile

La prima preoccupazione, quando si vuole fare un miglioramento, deve essere per la persona che esegue il lavoro. Il lavoro modificato, dopo il miglioramento, per questa persona deve risultare più semplice e più facile da fare.

Ciò vuol dire eliminare lo sforzo, rendere le operazioni difficili semplici, eliminare le operazioni che non portano a nessun valore aggiunto, sollecitare meno la persona, rendere il lavoro più uniforme nel tempo.

Muri è una delle macrocategorie dello spreco, e significa sovrasollecitazione, sovraccarico delle persone nella produzione. Quando si migliora bisogna eliminare il più che si può questa categoria dello spreco: una persona che costantemente produce al 100% delle sue capacità dopo un pò di tempo esplode…

Meglio

Una volta che ci siamo assicurati che il lavoro migliorato risulterà più semplice e facile per la persona, possiamo pensare alla qualità, ossia di ottenere lo stesso prodotto, con le stesse caratteristiche funzionali, ogni volta che viene prodotto e senza errori.

Qualità vuol dire andare ad eliminare quei difetti che spesso troviamo nei prodotti e tendere verso la perfezione.

Più veloce

A questo punto, definito un miglioramento che semplifica il lavoro e dove non ci sono più difetti, bisogna capire come farlo nel tempo più breve possibile, perdendo meno tempo a cercare le cose, a fare le cose inutili ecc.

La differenza qui la fa il dettaglio, ogni movimento, ogni azione semplice che viene eseguita.

Meno costoso

Finalmente arriviamo ai costi. Finalmente, perché questi non serve andarli a migliorare se avete già fatto i primi tre passi – la riduzione dei costi viene come conseguenza dell’aver eseguito bene quelli precedenti.

Proprio l’opposto di ciò che si fa nelle aziende tradizionali, vero?

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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