Eccoci di nuovo nella rubrica Lean Questions, che ogni venerdì risponde alle vostre domande poste attraverso i soliti canali: Facebook, Google+ e Contatti, oppure, in assenza delle domande dirette, prende in esame le domande poste nei vari gruppi su LinkedIn di cui faccio parte.
Oggi la domanda (o meglio, le considerazioni da commentare) sono nei commenti all’articolo Paese di burocrati da parte di Umberto e Massimo:
Umberto:
Ciao Dragan, mi associo al tuo grido di dolore, con la differenza che credo non si possa più parlare di lungo termine. Grazie ai problemi che dici tu sono scomparse dall’inizio dell’anno (dati cerved) 13.000 aziende; vuol dire un sacco di gente senza lavoro e (dovrebbe interessare al nostro stato ladro ) un bel pò di gettito fiscale in meno. Bisogna svegliare la coscienza di tutti e imporre una rivoluzione pacifica per investire le risorse in attività a valore, non in inutili burocrazie o per il mantenimento dei parassiti.
Massimo:
Ciao Dragan,
Un ottimo argomento di attualità di cui parlare, il contrasto tra il modo di essere, lavorare di certe amministrazioni, soprattutto a livello ministeriale e i principi lean è enorme!
In realtà la tanto sbandierata dai politici “semplificazione della burocrazia” dovrebbe prevedere, al primo posto, l’introduzione di concetti e strumenti lean nelle amministrazioni.
Mi chiedo se i vari Galgano o Bonfiglioli non rientrino nella lunga lista di consulenze attive presso le amministrazioni centrali ….. onestamente spero di no, significherebbe che abbiamo ancora almeno una carta da giocare per fare la rivoluzione pacifica di cui parlava Umberto ….
Battute a parte, è in quegli enti che dovrebbe insediarsi un lean caparbio ma di trincea, sicuramente preparato a fronteggiare le più che prevedibili resistenze al cambiamento dei tanti funzionari abituati a vivacchiare ……
So che al Comune di Gorizia qualcosa di buono è stato fatto, allora se ogni mattina speriamo che il sole sorga da est, forse possiamo sperare che da est arrivi un vento diverso.
Grazie a entrambi per il commento.
Umberto, hai perfettamente ragione: il lungo termine oramai non è più applicabile. Ma altrettanto, anche se a breve miglioriamo qualcosa nella PA, come segnalato anche da Massimo per il Comune di Gorizia (potete leggere l’articolo su Il Piccolo qui), si ottiene solo un miglioramento puntuale, in un solo punto del processo, che sì, lascia la speranza che si possa andare avanti in questo modo, ma sicuramente non è molto utile se lasciato a se stesso, senza seguito o senza una strategia di fondo e direzione a lungo termine, ad esempio cosa deve essere fatto nei prossimi 10-20 anni per cambiare le cose veramente dalle radici e in tutte le PA dell’Italia. A breve termine abbiamo già perso. Le aziende chiuse non riapriranno più e qui non possiamo fare molto. Dobbiamo lavorare per rendere la vita più semplice alle aziende nuove che devono ancora aprire i battenti nei prossimi anni, e alle aziende che stanno morendo in questi giorni a causa della pressione fiscale enorme alla quale sono sottoposte.
Non credo, e spero veramente che sia così, che i vari Galgano o Bonfiglioli siano impegnati nella PA. Altrimenti anche loro dovrebbero rivedere le proprie priorità e dare una mano ad aiutare le amministrazioni a trovare la direzione giusta. Ma non dipende, chiaramente, solo da loro. Anzì, dipende pochissimo da loro. Dipende invece molto da chi governa questo paese di burocrati e da cosa vogliono ottenere loro dalle loro carriere e di come intendono aiutare i loro clienti, semplici cittadini, a raggiungere i propri sogni…
Spero di continuare la discussione per andare ancora di più nei dettagli e magari nelle azioni che potrebbero essere fatte per andare avanti e migliorare lo stato attuale.
PS. Se avete anche voi qualche domanda da farmi, basta che utilizzate i canali elencati sopra e di seguirmi su G+ e FB. Sono sempre a disposizione a darvi una mano… 
