Il mito della disciplina

L’altro giorno ho letto un articolo di Leo che mi ha fatto riflettere.

La disciplina non esiste. E’ solo un mito.

Aspetta un attimo: LA DISCIPLINA NON ESISTE!? Si tratta solo di un mito? Ma allora, come posso definire tutte le persone che eseguono tutti i giorni i loro compiti, scoprono soluzioni innovative e creative nel loro lavoro e anche a casa?

Vediamo cosa dice a proposito Leo nel suo articolo:

Ecco la cosa – disciplina suona come un concetto perfettamente valido, finché non si va ad esaminarlo più a fondo. Considerate questa frase:

Disciplina non è un mistero.

Eccetto che lo è. Che cosa è la disciplina? Quanta ne avete? Come potete averne di più? Se si ottiene con la pratica, come si fa a praticare se non ne avete? Se non volete fare qualcosa, come usate la disciplina per forzare voi stessi per farlo lo stesso?

Ho avuto molte conversazioni con persone che credono fermamente nel mito della disciplina. Solitamente la nostra conversazione è simile alla seguente:

Io: Che cosa è la disciplina esattamente? In che modo si differenzia dalla motivazione (che è l’insieme delle azioni che facciamo realmente)?

Amico: Motivazione è come essere tirati verso qualcosa, volere di fare qualcosa. Disciplina invece è spingersi di fare qualcosa che non ci piace realmente e non vogliamo farlo.

Io: OK, quindi se non ho disciplina, come posso ottenerla?

Amico: Con la pratica. Si tratta di un muscolo che diventa sempre più forte con la pratica.

Io: E come faccio a fare pratica se non ho disciplina?

Amico: Devi solo fare un piccolo passo, e poi continuare a praticarlo giorno dopo giorno.

Io: Ma ci vuole disciplina per farlo. Quale specifica azione devo fare per costringermi di fare qualcosa se non ho alcuna voglia di farlo?

Amico: Ti costringi di farlo lo stesso.

Io: Ma per farlo ci vuole la disciplina che non ho. OK, diciamo che sto seduto sul divano e voglio andare fuori a correre, oppure alzarmi e scrivere. Come faccio a costringermi di farlo? Quale specifica azione faccio?

Amico: Hmmm. Visualizzi il risultato finale, qualcosa che vuoi ottenere.

Io: Ma questo è motivazione, e non disciplina.

Amico: OK. Allora ti dai un premio. No, anche questo è motivazione. Hmmm. Ti convinci da solo e dici che puoi farlo. No, anche questo è motivazione. Dici alle altre persone che andrai a farlo. No, sempre motivazione. Ti concentri sugli aspetti gioiosi dell’attività… o, forse fai solo le cose che ti piace fare. No, anche queste sono pura motivazione. Huh.

Ogni azione specifica che fai per costringerti di fare qualcosa è motivazione. Non disciplina.

Ed è per questo che la disciplina è un mito. Potrebbe suonare giusto, ma non è un concetto utile. Quando si tratta di prendere specifiche azioni per costringerti di fare qualcosa, le uniche cose che puoi fare sono motivazionali. Non disciplina. Ho sfidato le persone di trovare un’azione che richiama la disciplina e che non sia motivazione per anni, e nessuno è riuscito a provarlo.

Poi l’articolo collega il concetto della motivazione con le abitudini:

Quando le persone parlano di volere avere più disciplina nella loro vita, solitamente questo significa che vogliono essere più costanti nel fare qualcosa. Può trattarsi di esercizio, meditazione, scrittura, o qualche altra attività creativa, o finanze, o mangiare, o produttività al lavoro.

Tutti questi concetti sono fattibili senza il concetto di disciplina. Ciò che volete veramente costruire sono le abitudini.

Le abitudini. Qui sono completamente d’accordo. E mi ha convinto anche la sua spiegazione sul mito della disciplina.

Infatti, se ci pensate bene, per costruire la cultura gestionale in una organizzazione, ho sempre detto che dobbiamo definire un lavoro standard e dobbiamo farlo seguire disciplinatamente a tutti gli operai, e poi migliorarlo altrettanto disciplinatamente. Ma questo articolo mi ha aperto gli occhi, che non si tratta della disciplina, ma della costruzione delle abitudini: abitudine nel creare lavoro standard, abitudine di usare il metodo scientifico e PDCA per migliorarlo.

Consideriamo, ad esempio, un evento kaizen di una settimana. Tutti vengono coinvolti, il processo migliorato e viene definito il nuovo standard. Tutti sono contenti alla fine della settimana. Ma dopo due-tre settimane tutto torna come prima. E tutti sono di nuovo scontenti. “Perché non c’era disciplina nel seguire quello che è stato fatto”, mi dicono. Ma non si tratta della disciplina. Si tratta del fatto che non sono state costruite le abitudini per farlo diversamente.

Se voi fate per tre settimane “il lavoro come al solito”, poi per una settimana “il miglioramento”, poi di nuovo “il lavoro come al solito” ecc, voi in realtà non state insegnando alle vostre persone “il miglioramento”, anzi, gli state insegnando “il lavoro come al solito”, perché è quello che occupa la maggior parte del tempo a disposizione…

Il miglioramento deve essere l’abitudine, se vogliamo che la cultura dell’azienda è quella del miglioramento continuo. Quindi deve essere praticato tutti i giorni, da parte di tutte le persone. Non disciplina quindi, ma abitudine…

Grazie Leo per avermi chiarito bene le idee! 😉

Per costruire le abitudini, consiglio la lettura della mia serie precedente di articoli che parlano della gestione del cambiamento, che potete trovare premendo i seguenti link: #1, #2, #3, #4, #5, #6, #7, #8, #9 e #10.

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

2 comments… add one
  • ernesto capozzo Giu 2, 2011, 12:18 pm

    Ottimo articolo!
    Disciplina, motivazione o abitudine?
    Un bel esempio può essere il comportamento delle formiche.
    Davanti agli imprevisti sanno sempre come comportarsi, l’ordien è nel loro DNA.
    L’altro giorno ho passato del tempo ad analizzare un formicaio rotto per caso…..tutte l eformiche correvano all’impazzata, MA OGNUNO SAPEVA COSA FARE !.. chi spostava le uova correndo a ritroso, chi spostava i fuscelli in avanti RIPETENDO sempre le STESSE OPERAZIONI, ma poi tutto si ricomponeva.
    Disciplina o abitudine ? PENSO SIA LA FORZA DELLA NATURA, cui DOBBIAMO ISPIRARCI!

  • alepuzio Set 2, 2012, 10:19 pm

    Ciao Dargan,
    io tendo a descrivere la disciplina come la distanza tra te e l’obiettivo.

    Mi spiego meglio.

    Se devi iniziare un processo per ottenere qualcosa, devi muovere il primo passo: la meta è lontana.
    Dopo il primo passo, la meta è meno lontana ma non hai ancora acquisito l’abitudine: focalizzare l’attenzione su quello che stai facendo è disciplina.

    Quando hai acquisito l’abitudine, per applicarla non è necessaria disciplina perchè già hai visto i risultati che prima erano sfuocati perchè non concretizzati.
    Ecco, così io definisco la disciplina: lo sforzo per conseguire un obiettivo in presenza di attriti.

    Nella prospettiva dei controlli automatici, la disciplina è la fase di transitorio, l’abitudine quella di regime 🙂

    Aiao

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