Un consulente tradizionale presenta al proprio cliente le sue teorie e si aspetta che il cliente sia lui stesso a trasformarle in pratica. Un consulente lean se ne frega della teoria e va nel gemba a vedere cosa succede, e poi prende iniziativa a risolvere i problemi, insegnando nel contempo il personale del cliente sulle basi teoriche (spesso di comune buon senso) che permetteranno al cliente di migliorare da subito le cose che contano davvero.
Un consulente tradizionale lavora in giacca e cravatta con i dirigenti nella sala riunioni e non si sporca mai le mani. Un consulente lean lavora in camice da lavoro, insieme agli operai e ai dirigenti, nel gemba, spostando le cose, prendendo i dati, aggiungendo valore ecc.
Un consulente tradizionale lavora per i soldi (e chiede di essere strapagato per le sue prestazioni). Un consulente lean lavora per il successo del suo cliente, anche gratis se necessario, e poi chiede di essere pagato con i risultati ottenuti.
Un consulente tradizionale, se non fornisce prestazioni positive per il cliente, deve essere licenziato per andarsene. Un consulente lean, se vede che il cliente non vuole accettare i suoi consigli o che non lo segue per vari motivi, spesso lui stesso “licenzia” il cliente – non vuole perdere tempo con chi non vuole seguirlo.
Voi, quale consulente utilizzate? E quale preferireste utilizzare?
“Un consulente lean lavora per il successo del suo cliente, anche gratis se necessario, e poi chiede di essere pagato con i risultati ottenuti.”
La classica soluzione WIN-WIN. Perchè non viene applicata nei piani di merito?
L’aumento agli operatori o agli impiegati non potrebbero essere pagati dai risultati che essi ottengono con la “caccia allo spreco” ?
Attendo vostre opinioni.
sono per scegliere il cons. lean. del resto in qualità di consulente ho sempre agito come “lean” senza saperlo. buon lavoro a tutti