I sette sprechi #5: Attese

Nei giorni scorsi abbiamo parlato di trasporti, inventario e movimenti. Oggi parliamo del quarto spreco classico: le attese. Le attese sono rappresentate da tutto il tempo in cui si aspetta qualcosa…

Perché si tratta di uno spreco?

Quando si aspetta qualsiasi cosa, per definizione si sta fermi e non si produce niente. Quindi è uno spreco di tempo che non aggiunge nessun valore.

Esempi

Gli esempi delle attese possono essere vari: ad esempio quando avete finito un ciclo lavorativo e aspettate l’arrivo del materiale per il ciclo successivo, quando non sapete fare qualcosa e lo chiedete a qualcuno e poi state in attesa della sua risposta ecc. Di esempi ce ne sono moltissimi e ogni ciclo può nasconderne di nuovi che mai potranno essere elencati in un unico posto.

Come individuarlo?

Avete mai osservato qualcuno che sta fermo ed è in dubbio su cosa deve fare successivamente? Cosa stava aspettando? Un prodotto? Un’informazione? Una persona che deve portargli qualcosa? Sta solo riflettendo su come effettuare una determinata operazione? Sta pensando dove ha lasciato qualcosa che gli serve?

Tutte queste cose sono molto comuni nei nostri stabilimenti produttivi. Solo che, camminando nello stabilimento, non ci facciamo il caso. Siamo abituati a vedere un’immagine del genere. I nostri occhi non sono allenati a vedere il flusso e pertanto quando vediamo delle interruzioni nel ciclo produttivo ci sembra che comunque è tutto a posto. Tutto normale.

Come eliminarlo?

Ma non può essere così. Se le cose non si muovono c’è qualche problema. Ed è nostro compito come leader delle aziende di far fuoriuscire questi problemi in superficie, lavorare su di essi ed eliminarli definitivamente, per permettere al flusso di migliorare e di diminuire i tempi produttivi.

Come farlo? Ogni volta che vedete qualcuno fermo, avvicinatevi (insieme al suo capo squadra…) e chiedetegli come mai si è fermato. Chiedetegli quale è il problema. Lui ve lo dirà. E poi cercate insieme la soluzione. In questo modo dimostrerete il rispetto nei suoi confronti e farete crescere anche il suo capo squadra e anche i suoi collaboratori. E se una volta date questo esempio che i problemi contano e che vi impegnate attivamente nella loro risoluzione, allora comincerà a crescere anche la cultura complessiva della vostra organizzazione. E i problemi cominceranno a saltar fuori più frequenti di prima, ma non dovete scoraggiarvi: gli altri leader prenderanno il vostro esempio e andranno ad esaminarli uno ad uno. E a risolverli.

Quando avete eliminato un problema, cosa dovete fare? Dovete assicurarvi che questo stesso problema non si ripeterà in futuro. Come farlo? Ad esempio, non c’era materiale quando la persona ne aveva bisogno e stava ferma in attesa che il materiale arrivi. Assicuratevi che questa situazione non si possa ripetere in futuro. Come? Ad esempio con un magazzino intermedio con la postazione precedente che anziché contenere un solo pezzo ne contenga due. So che così si aumenta lo spreco degli inventari ma, come detto ieri, gli inventari all’inizio sono inevitabili per far funzionare i processi. Bisogna però tenerli fuori controllo… Mettete questo nuovo processo in uno standard e tenete aggiornato questo standard. Ma non datelo per finito. Si tratta solo di uno stato intermedio che vi porterà in futuro verso uno stato ideale, la vostra visione. Ricordatevi: gli standard sono entità dinamiche.

Conseguenze se eliminato

Le attese non potranno mai essere completamente eliminate come mai potranno essere eliminati gli inventari. Ma possiamo sempre di più avvicinarci al flusso continuo eliminando giorno dopo giorno quei piccoli ostacoli sul percorso del flusso continuo e standardizzando i processi nuovi.

Quando le attese vengono eliminate vuol dire che le persone sanno cosa devono fare, quando devono farlo, e quale risultato ci si attende da loro all’interno del processo. E sanno che possono intervenire in qualsiasi momento per cambiare il processo se vedono che c’è qualcosa che non va. Le persone diventanno istruite e responsabilizzate quando sanno riconoscere questi sprechi. E di conseguenza diventano motivate per eliminarne altri.

Nella vostra azienda, le persone sono sempre impegnate o stanno aspettando qualcosa? Andate a vedere… Genchi genbutsu…

Autore

Ciao, sono Dragan Bosnjak e sono qui per guidarti nella scoperta del mondo di lean thinking!

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